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Ricerche sulle relazioni tra pari dimostrano come la violenza di genere di natura psicologica si verifichi già durante la scuola secondaria di primo grado, a partire da comportamenti coercitivi, esercitati di persona o tramite internet, con la richiesta di video intimi (sexting), il loro utilizzo a scopo di vendetta (revenge porn), di ricatto (sextortion scam), di denigrazione (denigration).
Perciò, il progetto si è proposto di rivolgersi ai ragazzi della fascia d’età tra i 13 e i 17 anni, proprio nel momento in cui sperimentano il primo approccio autonomo alla propria emotività e affettività, instaurano le prime relazioni sentimentali, acquisiscono in modo diretto le prime informazioni sulle modalità di percezione e gestione del rapporto con l’altro.
In collaborazione con tre istituti scolastici del territorio (Istituto Salesiano San Lorenzo e Istituto Immacolata Salesiane Don Bosco, di Novara, e Collegio Don Bosco di Borgomanero), è stato possibile coinvolgere 438 studenti, ai quali è stato proposto un percorso formativo dedicato, che contribuisse a sfatare stereotipi e pregiudizi acquisiti in modo inconsapevole dalla società, dai mass media, dai social network, disinnescare atteggiamenti devianti, che dal sessismo possono sfociare nella violenza di genere, valorizzare il concetto di rispetto di sé e dell’altro.
A conclusione del progetto, è stato possibile rilevare come:
Contestualmente, il progetto è riuscito anche a coinvolgere 210 familiari e 55 docenti, a cui sono state offerte informazioni, competenze e strumenti pratici per riconoscere tempestivamente i segnali di disagio, trasmettere valori fondati sul rispetto di sé e dell'altro, intervenire a supporto della vittima o adoperarsi per il recupero dell'aggressore.
Molto partecipati e apprezzati sono risultati anche lo spettacolo teatrale Barbablu e Rossana e i dibattiti organizzati a margine.
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