1%
Nel 2016, il Comune di Novara propone all'Associazione RI-Nascita aps di contribuire a valorizzare le collezioni custodite nel Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi, per garantirne una piena fruibilità in autonomia anche a persone con disabilità.
Così, nel 2018, viene inaugurato un nuovo percorso di visita nelle sale espositive del primo piano del Museo, che, grazie al coinvolgimento dell’Unione Ciechi di Novara e del Gruppo Sordi di Novara-Biella-Torino, conduce all’introduzione di istallazioni e dispositivi tattili, sonori e olfattivi , consentendone la piena fruibilità a portatori di handicap visivi e uditivi e offrendo, anche ai cosiddetti “normodotati”, l’occasione di vivere un'esperienza più intensa, coinvolgente e formativa.
Nel 2020, un secondo lotto di interventi ottimizza questo percorso, estendendone le caratteristiche anche al piano terra. Vengono realizzati box olfattivi, cartoline tattili, guide informative scaricabili tramite QR Code e tecnologia NFC, postazioni video accessibili anche da disabili in carrozzina, filmati fruibili anche in LIS (Lingua Italiana dei Segni). Un percorso di formazione per persone non udenti e non vedenti garantisce, inoltre, anche la possibilità di offrire un affiancamento agli operatori museali e alle guide turistiche in presenza di utenti con questo tipo di handicap.
Le limitazioni possibili a una piena e autonoma fruizione delle collezioni di un museo non si limitano, però, alla sola accessibilità fisica, o all'accessibilità sensoriale, ma coinvolgono anche l'ambito cognitivo.
Per questi motivi, con l'intenzione di portare a compimento il cammino intrapreso nel 2016, integrando i progressi fatti con azioni che contribuiscano a promuovere una piena democratizzazione della cultura, l'Associazione e il Comune hanno deciso di rinnovare la propria collaborazione e coinvolgere organizzazioni come ANFFAS onlus Novara, ANGSA Novara Vercelli odv ets, Associazione Down Novara e Il Timone ets aps, impegnate nell'immaginare e offrire servizi a persone portatrici di disabilità di tipo cognitivo, per realizzare un processo di coprogettazione che conduca alla definizione di un modello specifico di Comunicazione Aumentativa Alternativa, capace di rendere accessibili a chiunque i significati e i contenuti veicolati dal Museo.
Contestualmente, grazie alla collaborazione con Fondazione Paideia, due percorsi formativi dedicati prepareranno gli operatori museali a gestire al meglio la comunicazione e la relazione con persone portatrici di diversi tipi di disabilità.
Lascia un commento