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L'idea progettuale nasce dal desiderio di rendere fruibile il patrimonio (211 beni, tra libri, paramenti, arredi, suppellettili, databili a partire dal XVII secolo) custodito negli archivi della chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Casalino e attualmente distribuiti tra i locali della sacrestia vecchia, al momento adibita a deposito e locale d'uso, e quelli dell'oratorio.
Già completato il lavoro di aggiornamento del catalogo di questo patrimonio, digitalizzate le schede relative, caricate nella piattaforma CEI BeWeb, e verificato lo stato di conservazione di ciascun reperto, in vista delle opere di restauro necessarie, l'intenzione è adesso quella di realizzare uno spazio espositivo permanente, situato proprio nei locali della sacrestia vecchia e, più precisamente, nel suo livello inferiore, mentre i locali del livello superiore saranno messi in sicurezza e utilizzati per il condizionamento dei beni non esposti, a rotazione.
Un ampio corridoio, che collega gli ambienti del nuovo archivio alla Cappella dell'Annunciata e, quindi, alla Parete dei Santi, il ciclo pittorico che propone affreschi risalenti alla metà del XV secolo, rinvenuto nel 1995 e recentemente restaurato, sarà dotato di strumenti multimediali, multisensoriali e pannelli didattico-informativi utili a fornire al visitatore un inquadramento storico, artistico e geografico di provenienza dei beni esposti. I momenti espositivi saranno collegati a programmi di studio e divulgazione condivisi tra Parrocchia e Biblioteca Comunale.
Il primo allestimento espositivo sarà fondato su un gruppo di 10 oggetti, databili tra il XVIII e il XX secolo, e si proporrà di sensibilizzare la comunità e i fruitori, oltre che sulla storia del paese e sull'importanza del panorama rurale novarese, da medioevo ai giorni nostri, anche sulla necessità di portare avanti i necessari interventi i restauro sull'intero patrimonio custodito, per garantirne la piena tutela e valorizzazione.
Grazie agli interventi di ristrutturazione che coinvolgeranno tre locali, il corridoio di collegamento e i due piani dell'archivio, attraverso le opportune opere di adeguamento funzionale, che rendano il patrimonio pienamente fruibile dal punto di vista sensoriale e motorio, si realizzerà, perciò, un percorso espositivo in evoluzione, in dialogo costante con il proprio contesto di riferimento e in grado di adattarsi alla opportunità di esporre nuove opere restaurate.
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