Mediazione culturale: da FCN in due anni 100.000 euro per le scuole

Nella città di Novara risultano residenti 15.390 persone di origine straniera (pari al 15,1% della popolazione residente) e di queste, 3.777 nella fascia di età tra 0 e i 19 anni. Le comunità più numerose sono quelle marocchina, pakistana ed albanese; a seguire quelle ucraina, romena e nigeriana. La crescita della presenza di ucraini, in modo particolare, è legata al conflitto bellico iniziato a febbraio 2022.

Anche nel contesto novarese, la scuola è il luogo privilegiato per promuovere l’integrazione, ma è anche, e da sempre, una cartina di tornasole capace di mettere in luce e far emergere le disuguaglianze sociali ed economiche che interessano in modo particolare gli studenti con background migratorio: peggiori performance scolastiche, difficoltà economiche e un più alto tasso di abbandono scolastico caratterizzano gli studenti stranieri, anche a Novara.

L’arrivo di studentesse e studenti in fuga dal conflitto russo-ucraino – commenta il Presidente di FCN, Prof. Davide Maggiha rappresentato un ulteriore banco di prova della capacità della scuola di favorire l’integrazione degli studenti stranieri. Le scuole sono state chiamate ad agire, prima di tutto, per rafforzare le competenze linguistiche, agevolare l’inclusione delle ragazze e dei ragazzi nelle classi e favorire l’apprendimento. L’inserimento scolastico deve, però, essere accompagnato da un adeguato supporto per affrontare i bisogni di ciascuna studentessa e di ciascun studente ed instaurate buone relazioni con le loro famiglie. La mediazione interculturale può giocare un ruolo di primo piano, proprio in relazione a questi obiettivi; infatti, con l’arrivo dei profughi ucraini è emersa fin da subito l’esigenza di reperire figure professionali capaci di superare le barriere linguistiche e socioculturali e favorire l’integrazione degli stranieri accolti sul territorio novarese”.

Come Caritas Diocesi di Novara – aggiunge – Federico Diotti, project manager di Caritas Diocesi di Novaraabbiamo scelto di investire perché abbiamo ritenuto questo percorso un modo di fare integrazione ma in maniera attiva ed efficace. Ci siamo occupati di bambine e bambini, fin dalla prima infanzia, e, quindi, di quelle che saranno le future generazioni che vivranno il nostro territorio. Riteniamo che l’intermediazione culturale sia una pratica fondamentale per avvicinare giovani e giovanissimi al concetto di cittadinanza della comunità in cui sono inseriti”.

In questo contesto, Fondazione Comunità Novarese, in collaborazione con Fondazione Cariplo, ha deciso di attivare fin da subito il fondo solidale Emergenza Ucraina per la raccolta di donazioni da destinare a progetti rivolti ai profughi e, con le prime risorse pervenute, ha scelto di promuovere un corso di formazione professionale per mediatori interculturali, promosso e strutturato da Filos Formazione, che potesse offrire un’opportunità di inserimento lavorativo, e rappresentare una risorsa non solo per le persone di nazionalità ucraina accolte sul territorio, ma per tutti i residenti stranieri, soprattutto per agevolare l’inserimento e l’inclusione dei minori in età scolare.

La figura del mediatore interculturale facilita; infatti, la comunicazione tra individuo, famiglia e comunità e collabora con enti e operatori dei servizi pubblici e privati.

La guerra – spiega Milena Dura, responsabile di sede Novara Filos Formazioneci ha portati, ancora più, a riflettere sui bisogni legati all’emergenza. La nostra esperienza sul campo ci aveva già reso chiaro quanto fosse difficile, per chi arriva, inserirsi in un contesto senza un accompagnamento. La barriera non è solo quella della lingua ma anche dovuta alle differenze culturali. Banalmente, per gli stranieri, può essere difficile iscriversi all’ASL o comprendere quali documenti servano per usufruire dei servizi di base e avere qualcuno al tuo fianco è davvero un valore aggiunto.

Quando l’emergenza iniziale è andata a diminuire, è stato chiaro quanto il problema fosse sentito nelle scuole.

Dalle scuole – continua Duraabbiamo avuto solo feedback positivi non solo per i miglioramenti che, un mediatore culturale, può far conseguire in termini di rendimento ma, soprattutto, per il superamento di alcune pesanti barriere che impedivano la creazione di un rapporto di fiducia tra insegnanti e famiglie. Il corso di intermediazione culturale ha offerto, alle partecipanti e ai  partecipanti, anche competenze in termini di relazione di cura così da fornire gli strumenti per essere un reale accompagnamento per chi arriva.

Il corso di mediazione interculturale, sostenuto dal Fondo Emergenza Ucraina e promosso da Caritas Diocesana di Novara in collaborazione con Filos Formazione, ha coinvolto 24 persone e di queste, 20 hanno superato gli esami e ottenuto la qualifica professionale.

Grazie alle risorse raccolte sul Fondo Emergenza Ucraina, e al sostegno del Fondo Franchini Ferutta, costituiti presso FCN, è stato inoltre possibile inserire i mediatori interculturali di lingua ucraina e araba, scelti tra i partecipanti al corso di formazione promosso da FCN, in alcuni istituti scolastici della città di Novara nei due anni scolastici 2022/23 e 2023/2024. Nello specifico, per l’anno scolastico 2022-2023, il progetto ha permesso l’affiancamento di sette mediatori (5 di lingua ucraina, 1 di lingua araba, i di lingua nigeriana, 1 di lingua urdu) a 45 alunni di nazionalità straniera, in sei istituti (IC Bottacchi, IC Rita Levi Montalcini, IC Achille Boroli, IC Duca D’Aosta, IC Contessa Tornielli Bellini, Liceo artistico musicale e coreutico “Felice Casorati”). Lo stanziamento è stato di oltre 31.000 euro.

A chiusura dell’anno scolastico 2022/23, su sollecitazione di Fondazione Comunità Novarese e in collaborazione con Filos Formazione, sono stati mappati i bisogni degli istituti scolastici di Novara per l’anno scolastico 2023/24 e sono emerse le esigenze di: potenziare l’apprendimento della lingua italiana per gli studenti di nazionalità straniera (soprattutto di lingua ucraina e araba) e di recente inserimento all’interno del gruppo classe; facilitare l’interazione tra studenti, famiglie e istituto scolastico, superando le iniziali barriere culturali e linguistiche.

Per cercare di rispondere in modo adeguato ai bisogni espressi dalle scuole al termine dell’anno scolastico 2022/23, FCN, in collaborazione con Fondazione San Gaudenzio e Filos Formazione di Novara, ha permesso la prosecuzione dell’attività di mediazione interculturale per tutto l’anno scolastico 2023/24 a beneficio di 54 studenti di nazionalità straniera e delle loro famiglie.

Gli stessi gli istituti coinvolti hanno accolto l’intervento di 7 mediatori culturali (5 di origine ucraina e 2 di origine araba) a sostegno di 54 studenti (31 alla scuola primaria, 19 alla scuola secondaria, 4 al liceo) per un monte ore di 52 a settimana per la mediazione in lingua araba e 84 a settimana per la mediazione in lingua ucraina. Per un totale stanziato, per il secondo anno, di 70.000 euro di cui 50.000 euro dal Fondo Ucraina e 20.000 euro dal Fondo Franchini Ferutta.

Le attività dei mediatori, in sintesi, si sono composte di: supporto ai minori per favorirne l’inclusione nel gruppo classe; supporto al corpo docente per favorire una migliore collaborazione tra docenti a beneficio dei bisogni del minore; supporto nella relazione tra scuola e genitori; supporto nell’apprendimento e nella comprensione delle materie di studio.