A Galliate nasce “Piazza delle Erbe”: per i disabili spazi aperti e lavoro con piante officinali

S’intitola “Piazza delle Erbe” il nuovo progetto di Fondazione Apri le Braccia onlus(Galliate) sostenuto da FCN.

Fondazione “Apri le Braccia” nasce dalla trentennale esperienza dell’Associazione di volontariato “Noi come Voi”, da cui è stata costituita con l’intento di promuovere attività assistenziali, sociali, culturali e di inserimento lavorativo per persone con disabilità. Gestisce un centro diurno e un nucleo residenziale e, a oggi, ospita 30 persone con disabilità psico-fisiche di età compresa tra i 16 a e i 65 anni.

IL PROGETTO

Il progetto nasce per promuovere un ritorno graduale alla socializzazione per 35 persone disabili, svolgendo attività all’aperto in un’area verde di circa 1.000 metri quadrati adiacente alla struttura della Fondazione Apri le Braccia in cui saranno accolte, non solo le persone disabili già seguite dalla Fondazione, ma anche utenti seguiti dal Consorzio Cisa Ovest Ticino.

L’intento del progetto (che ha un costo totale di 50.000 euro e ha ottenuto un contributo da Fondazione Comunità Novarese onlus di 20.000 euro attraverso l’Extra Bando Confini SuperAbili) è quello di realizzare una “piazza apertaa tutta la cittadinanza e al contempo un ambiente protetto e accessibile alle persone più fragili.

La “Piazza delle Erbe” sarà allestita con un percorso agevole munito di panchine, una fontana, giochi dipinti a terra per bambini e uno spazio esperienziale dove la comunità e le persone disabili potranno coltivare piante officinali e partecipare a laboratori e corsi di formazione, tenuti da operatori della Federazione Italiana Produttori Piante Officinali, con il supporto dei volontari della Fondazione e di 20 studenti di tre istituti scolastici superiori del territorio (Istituto Tecnico Agrario Bonfantini, Istituto Tecnico Superiore “O. Mossotti” Istituto tecnico Tecnologico “Giacomo Fauser”).

La coltivazione delle piante officinali risulta particolarmente indicata per le persone disabili, giacché semplice, circoscrivibile in ambienti protetti e capace di favorire il recupero della manualità, migliorare le relazioni interpersonali, sviluppare l’autostima. Il lavoro di squadra, inoltre, favorisce la socialità e nuovi modi di stare insieme.

Il progetto è rivolto a disabili con ritardo medio e lieve, persone con la sindrome di down, con disturbi psicotici (bipolarismo, autismo, tendenza paranoica, ecc.) e a persone che hanno vissuto una vita “normale” prima dell’insorgere di problemi debilitanti (ictus, incidenti stradali, ecc).

In particolare, saranno coinvolti:

  • 35 persone disabili con invalidità totale inseriti nei laboratori occupazionali, inclusi utenti segnalati dal Cisa Ovest Ticino
  • 20 studenti dei tre istituti novaresi;
  • 25 volontari dell’ente capofila e dei partner.

IL MERCATO DELLE PIANTE OFFICINALI

Il mercato delle piante officinali è un settore potenzialmente interessante, di dimensioni limitate ma in costante crescita.

L’idea è quella di coltivare le specie più tradizionali e quelle che crescono spontaneamente nella zona, puntando sull’alta qualità dei prodotti ottenuti.

La produzione sarà venduta principalmente al mercato locale e tramite e-commerce. Le erbe prodotte potranno essere vendute fresche, essiccate o trasformate per ottenere prodotti tra cui infusi per le tisane e composizioni di erbe ornamentali. L’intenzione è quindi quella di allestire un laboratorio che sia in regola con la normativa vigente nel settore alimentare e formare operatori tramite i corsi organizzati dalla FIPPO (Federazione Italiana Prodotti Piante Officinali) e dalla regione Piemonte; per dare il via ad un’attività che possa gratificare chi ci lavora e chi ne consuma i prodotti.

La Fondazione Comunità Novarese onlus – spiega il Presidente, Prof. Davide Maggiha scelto di sostenere questo progetto che diffonde un modello culturale basato sull’integrazione lavorativa di soggetti disabili e sulla creazione di occasioni di incontro, svago e partecipazione alla vita sociale per le persone fragili. Il coinvolgimento di studenti nel progetto favorisce l’inclusione e permette di avvicinare in modo autentico e diretto i giovani a una realtà complessa, a volte oggetto di pregiudizi. Il centro sarà aperto a tutta la cittadinanza con visite guidate presso le serre e i laboratori così da aumentare le possibilità di integrazione e incontro.