Grazie al Fondo Persone Fragili – Un aiuto concreto costituito presso FCN, 8.000 euro al progetto “Parkinsonauti” promosso dall’Associazione Parkinson Insubria sezione di Novara.
L’associazione, nata nel 2008, conta circa un centinaio di soci (prevalentemente tra i 60 e i 75 anni) e nasce per alleviare i disagi delle persone affette da malattia di Parkinson e delle relative famiglie, attuando forme di sostegno pratico e psicologico. La crisi determinata dall’emergenza COVID-19 ha avuto effetti molto pesanti sui malati di Parkinson; impedendo loro di svolgere l’attività quotidiana.
Purtroppo, il lockdown a marzo e il blocco di ogni tipo di esercizio con la chiusura delle palestre – spiega la presidente Adriana Rossi – ha provocato un peggioramento pesante di tutti i malati. Ciascuno di noi ha avuto delle conseguenze importanti. Abbiamo tentato di porre rimedio chiedendo ai fisioterapisti che già visitavano a domicilio di aumentare le uscite e organizzando gli incontri con la psicologa che ci segue da tempo, la Dott.ssa Silvia Bottari, mediante chiamate con Whatsapp ma non tutti i nostri soci avevano la giusta attrezzatura tecnica e le competenze per farlo.
A seguito dell’emergenza e per tentare di porre rimedio alle problematiche emerse, l’Associazione Parkinson Insubria sezione di Novara ha presentato a FCN il progetto “Parkinsonauti” che, grazie al Fondo Persone Fragili – Un aiuto concreto, ha ricevuto la completa copertura del suo costo che ammonta a 8.000 euro.
Per contrastare in modo efficace la malattia è fondamentale che il parkinsoniano svolga quotidianamente esercizi e abbia la possibilità di vivere momenti di incontro e condivisione.
Per questi motivi, il progetto presuppone:
- un ciclo di otto lezioni di fisioterapia a domicilio, a una trentina di soci;
- un ciclo di dieci appuntamenti settimanali in modalità virtuale, in cui, grazie alla facilitazione di una psicologa, sarà possibile mantenere e consolidare i legami del gruppo;
- colloqui individuali con la psicologa, per gestire la fatica emotiva dei singoli che ne avessero bisogno.
Per favorire lo svolgimento di queste azioni, rafforzare i canali di comunicazione con gli associati e prevenire le conseguenze di una eventuale nuova situazione di lockdown, si sono attivati percorsi di formazione all’uso delle piattaforme di interazione e comunicazione digitale e si sono acquistati i supporti necessari per i soci che ne hanno bisogno.
Per i malati di Parkinson – continua la Presidente Rossi – è stato ed è tutt’ora un momento veramente difficile. La situazione che stiamo vivendo provoca pensieri che per qualcuno possono costituire un’ulteriore fatica emotiva che si somma alla personale situazione di salute. Il sostegno psicologico e anche la possibilità di confronto tra noi sono indispensabili per non lasciarsi andare. Non nascondo l’emozione provata quando ho avuto la notizia della decisione, da parte del Fondo Persone Fragili, di coprire interamente il costo del progetto; è stato un ulteriore segnale d’incitamento a non mollare.
Quest’anno è stato complicato per tutti – commenta il Presidente FCN Cesare Ponti – ma ci sono persone per cui lo è stato ancora di più. L’esercizio quotidiano, il contatto e il confronto con gli altri, la possibilità di incontro sono indispensabili per i malati di Parkinson che sono stati tutti messi a dura prova. Abbiamo comunicato con grande gioia all’associazione la decisione di chi ha costituito il Fondo Persone Fragili e speriamo davvero sia un messaggio di forza e di ripresa su tutti i fronti.