In occasione dei cento anni dalla nascita di Aldo Beldì, grafico e pubblicitario novarese di grande fama, le sue opere fanno, fortunatamente, ancora parlare di lui.
Nel 2001, il figlio Paolo, (scomparso improvvisamente nel luglio del 2021), ha donato l’Archivio personale del novarese Aldo Beldì (1942-1999), all’Archivio di Stato di Novara. Il materiale, composto da carte private e di lavoro, bozzetti, disegni, fotografie, manifesti e locandine pubblicitarie della seconda metà del Novecento è stato oggetto, nel 2020, di un importante progetto di schedatura, riordino, inventariazione e digitalizzazione, reso possibile dal contributo di 15.000 euro proveniente dal Fondo dott. Giovanni Pagani costituito in FCN.
Il riordino del Fondo Archivistico di Aldo Beldì ha consentito di valorizzare la memoria di una vicenda professionale che attraversa gli anni del boom economico italiano. Obiettivo del lavoro è stato non solo la produzione dell’inventario analitico, (sia in formato cartaceo sia digitale), ma anche la digitalizzazione degli elementi più significativi, così da creare un’utile banca dati.