FCN sostiene il nuovo centro vaccinale Ipazia – Novara

Un nuovo hub vaccinale per la città di Novara.

Dopo il PalaVerdi che, ogni giorno, accoglie centinaia di persone, giovedì 15 aprile aprirà anche il Centro di ricerche Ipazia, in via Bovio angolo corso Trieste. Qui verranno attivate quattro linee vaccinali: due gestite dai medici dell’Asl, una dai medici di base e una dai medici di medicina generale che si stanno rendendo disponibili.

Il nuovo hub vaccinale a Ipazia nasce grazie alla collaborazione tra Comune di Novara, Croce Rossa Comitato di Novara, ASL Novara, UPO Università del Piemonte Orientale e Regione Piemonte e grazie al sostegno di Fondazione Comunità Novarese onlus.

Stiamo lavorando affinché si possano vaccinare quante più persone possibili – spiega il Sindaco di Novara Alessandro Canelli – per poter tornare alla vita normale e alla ripresa di tutte le attività economiche che, in questo ultimo anno, hanno sofferto davvero troppo. Ringrazio l’Università che gestisce Ipazia e che ci ha messo a disposizione i propri spazi, la Croce Rossa che collabora con il Comune e con l’Asl per l’organizzazione logistica e l’allestimento della struttura, cercando anche di assoldare medici e volontari disponibili a somministrare i vaccini. Un ringraziamento particolare va alla Fondazione Comunità Novarese onlus che anche in questa occasione, come durante questi lunghi mesi di emergenza sanitaria, si è resa disponibile a sostenere i costi necessari per aprire questo nuovo hub.

 

La Fondazione Comunità Novarese onlus – commenta il Segretario Generale FCN Gianluca Vacchini – da oltre vent’anni opera sul territorio per soddisfare i bisogni della comunità. Nel periodo storico che stiamo vivendo, una necessità importante e urgente è, sicuramente, quella di velocizzare le procedure di vaccinazione per mettere al sicuro la popolazione. Per questo abbiamo scelto di aderire e, soprattutto, di sostenere il progetto del Centro Vaccinazioni al Centro Ipazia di Novara. Questo nuovo spazio potrà accogliere nuovi cittadini e nuove cittadine, così da aumentare le dosi iniettate ogni giorno; con la speranza di terminare l’iter per tutti, il prima possibile.