Le misure restrittive vissute nei mesi scorsi, a causa dell’emergenza Covid-2019, pur finalizzate alla tutela dei soggetti più fragili, hanno comportato conseguenze negative per i disabili, le loro famiglie e per le organizzazioni che si occupano di erogare servizi socio – educativi.
Se i primi hanno perso la possibilità di consolidare le proprie capacità residue e di implementarle, le seconde non hanno potuto beneficiare di fondamentali momenti di sollievo, scivolando, al tempo stesso in un perenne stato di preoccupazione ed ansia. I Centri Diurni, inoltre, hanno dovuto riorganizzarsi e immaginare nuove modalità di erogazione di servizi che fossero altrettanto efficaci.
Tutte queste esigenze hanno portato Fondazione Apri le Braccia onlus di Galliate a studiare un percorso di formazione rivolto a tutti e tre i soggetti, che permetta di sfruttare le possibilità offerte dalle nuove tecnologie per allestire un nuovo spazio multimediale interno che consenta a 8 operatori e 26 volontari e dipendenti di realizzare nuovi laboratori inclusivi e socializzanti per i 34 ospiti con handicap psichico medio-lieve e di permettere a una psicologa di fornire sostegno e supporto educativo a distanza a 19 delle loro famiglie.
Tutte queste sono le azioni del progetto Super Abilità, promosso, appunto, da Fondazione Apri le Braccia onlus e sostenuto, con un contributo di 20.000 euro (su un costo totale di 26.970 euro) da FCN sull’ExtraBando 2020 dal titolo “Ripartiamo! Disabili, nuova vita possibile”.
L’obiettivo è quello di creare un ponte, un nuovo modello di comunicazione grazie anche all’acquisto e all’utilizzo di strumenti digitali e informatici, fornendo così una nuova proposta educativa.
Conosciamo bene le difficoltà a cui si sono trovate e ancora si trovano di fronte le organizzazioni che si occupano di persone con disabilità a seguito della pandemia – commenta Cesare Ponti, Presidente FCN– e proprio per questo abbiamo creato un ExtraBando apposito. Il disagio e la sensazione di solitudine delle persone con disabilità così come lo sforzo estremo a cui si sono trovate a far fronte le famiglie sono imponenti e progetti come questo sono indispensabili per provare a proiettarsi tutti verso il futuro. La tecnologia rende la nostra vita più facile in molte situazioni, talvolta anche futili; è un bene che oggi si possa utilizzarla anche per dare una possibilità a chi, troppo spesso, si è sentito ultimo.
Due gli obiettivi specifici del progetto:
- Formazione per tutti e tre i target (incrementando le competenze informatiche e digitali, individuando gli ambiti educativi ottimali e attivando percorsi innovativi in favore di persone disabili). Tra le azioni specifiche l’uso di Internet, delle piattaforme di social meeting, dei social network, della posta elettronica e dei programmi per la creazione di video oltre che della realtà aumentata;
- Realizzazione di attività e laboratori multimediali e on line per mezzo dei nuovi strumenti, così da sperimentare procedimenti educativi e ricreativi, socializzare attraverso il lavoro di gruppo e sviluppare politiche e strumenti digitali in Rete. Tra le azioni specifiche anche l’attività sportiva on line e la video-therapy. Seppur a distanza, si è manifestato indispensabile fornire alle famiglie un supporto psicologico a cui far seguire, nel momento del reinserimento, l’elaborazione della paura che inevitabilmente è correlata al permettere al proprio figlio di frequentare la società.
Per la realizzazione del progetto sarà allestito uno spazio multimediale all’interno della sede di Apri le Braccia onlus con computer, schermi, videoproiettore, tablet, LIM.
Il risultato atteso è il miglioramento del benessere delle persone coinvolte con particolare riferimento alla dimensione psicologica, relazionale e morale determinato dall’acquisizione da parte del personale e delle famiglie di competenze informatiche adeguate a coinvolgere le persone disabili, il contrasto all’isolamento sociale con nuove modalità di integrazione e il sostegno psicologico ai genitori su cui è ricaduto il maggior peso delle conseguenze della pandemia.