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Localizzata nel cuore di Novara, nell'isolato della Cattedrale e del Palazzo Vescovile, in affaccio sul Teatro Coccia e sul Castello e nelle immediate vicinanze del complesso monumentale del Broletto, la Chiesa di San Giovanni Battista Decollato, da quattro secoli sede dell'omonima Confraternita, nella sua forma attuale, fu edificata tra il 1635 e il 1643, ampliando e ruotando di novanta gradi un precedente oratorio, risalente al 1510 e costruito, con orientamento est-ovest, a ridosso del Battistero paleocristiano, con il quale è possibile che condividesse anche un altare. Si tratta di uno scrigno tardobarocco, che si presenta in buone condizioni di conservazione nei suoi prospetti esterni, ma che propone evidenti segni di degrado dell'apparato decorativo interno. Di qui, l'ambizione di un suo restauro complessivo, che ha condotto a un progetto articolato in cinque lotti.
Il primo e più complicato fra questi, concluso nell'aprile 2022, ha riguardato il tratto della parete est dell'edificio, compreso tra la cappella di San Luigi e la cappella del Crocifisso e condiviso con il battistero paleocristiano. Gli interventi di restauro hanno consentito:
Questo secondo lotto di interventi intende ora rivolgersi al restauro del prospetto ovest, compreso tra la cappella della Madonna di Caravaggio e la cappella di San Giovanni, che costituiva la facciata di uscita della chiesa originale. Tale fronte è oggi dominato dalla struttura lignea della cantoria che ospita il coro, uguale e simmetrica a quella posta in fronte, che ospita l'organo. La superficie in questione risulta caratterizzata da numerose mancanze ed esfoliazioni, tali da lasciare a vista precedenti strati pittorici o persino l'intonaco. La cantoria, invece, si presenta leggermente inclinata verso l'esterno, con il parapetto distaccato dalla muratura nella parte superiore.
Oltre a verificare lo stato di conservazione e a garantire maggiore solidità alla cantoria, dal punto di vista estetico, gli interventi proposti punteranno al recupero delle coloriture originali e a uniformare cromaticamente le due pareti contrapposte. Le indagini sulla parete consentiranno, infine, anche la valorizzazione della traccia dell'antico portale di accesso.
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