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Localizzata nel cuore di Novara, nell'isolato della Cattedrale e del Palazzo Vescovile, in affaccio sul Teatro Coccia e sul Castello e nelle immediate vicinanze del complesso monumentale del Broletto, la chiesa di San Giovanni Battista Decollato, da quattro secoli sede dell'omonima Confraternita, nella sua forma attuale, fu edificata tra il 1635 e il 1643, ampliando e ruotando di novanta gradi un precedente oratorio, risalente al 1510 e costruito, con orientamento est-ovest, a ridosso del Battistero paleocristiano, con il quale è possibile che condividesse anche un altare. Si tratta di uno scrigno tardobarocco, che si presenta in buone condizioni di conservazione nei suoi prospetti esterni, ma che propone evidenti segni di degrado dell'apparato decorativo interno. Di qui, l'ambizione di un suo restauro complessivo, che ha condotto a un progetto articolato in cinque lotti. Il primo e più complicato fra questi ha riguardato il tratto della parete est dell'edificio, compreso tra la cappella di San Luigi e la cappella del Crocifisso e condiviso con il battistero paleocristiano, che si presenta oggi decorato ad affresco, con scene sacre che è possibile datare al terzo quarto del XVI secolo, e su cui insistono un organo, databile tra il XVIII e il XIX secolo, la cassa che lo contiene e la sua cantoria.
Intrapresi all’inizio del 2021 e conclusi nell’aprile 2022, gli interventi di restauro hanno consentito di giungere al consolidamento strutturale della parete e di riportare alla luce, in tutto il loro splendore, le scene raffigurate, che coprono una superficie di 7 mq e che ripropongono tre momenti della Passione di Cristo: la Salita al Calvario, la Crocifissione e la Deposizione dalla Croce.
Dal punto di vista della valorizzazione del bene, se, già in fase di intervento, è stato possibile attivare una sorta di cantiere scuola, con l’organizzazione di lezioni dal vivo, in cui allievi di istituti di specializzazione in restauro hanno potuto studiare le particolari soluzioni adottare per il recupero dell’affresco, dopo il riposizionamento dell’impalcato della cantoria, dell’organo e della sua cassa, è stato possibile riprenderne l’uso, in occasione sia di celebrazioni religiose sia di eventi speciali, realizzati con partner culturali del territorio.
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