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Viviamo nell’era dell’immagine. TV, giornali e, soprattutto, social network ci inondano quotidianamente di foto o elaborazioni grafiche, che si aggiungono a quelle che produciamo tramite i nostri dispositivi elettronici.
Tutto ciò intorpidisce il nostro senso critico e la nostra capacità di attenzione, spingendoci a soffermarci solo sulle quelle che ci colpiscono con più forza, talvolta con più violenza, o che si caratterizzano per il loro collocarsi al di fuori dell’ordinario.
Il rischio è perdere la capacità di leggere il messaggio veicolato e, quindi, essere usati dalle immagini, invece che usarle per capire noi stessi, le nostre emozioni e il contesto e le persone che ci circondano.
Attraverso un laboratorio di educazione all'immagine, gli studenti dell'Istituto Tecnico OMAR di Oleggio hanno potuto ragionare su ciò che ogni immagine è in grado di mostrare e nascondere, sui messaggi che possono essere veicolati, anche in maniera subdola, e sulle sorprese che possono nascondersi dietro ogni scatto.
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