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La chiesa di Santa Caterina di Nibbiola, a una navata, orientata a occidente, abside piatto e cinque cappelle laterali e un battistero, è di epoca tardo cinquecentesca.
Interamente dipinta e decorata con stucchi, propone, nell'abside, affreschi che risalgono al 1594, mentre la decorazione pittorica del resto dell'edificio è più recente e si deve ai pittori Carlo Pesce di Spinetta Marengo (1893) e Vincenzo Gianolio da Vercelli (1926).
Anche a Nibbiola, la costruzione di una cappella dedicata al Santo Rosario (1647) e la costituzione della Compagnia del Santo Rosario, ancora oggi esistente, sono collegate alla diffusione seicentesca di questo culto. Alla decorazione degli stucchi della cappella lavora Giovanni Battista Casella de Monora (1648). Al suo interno, già prima del 1693, viene collocato il dipinto olio su tela raffigurante la Madonna del Rosario con i santi Domenico e Caterina. Le decorazioni originali, però, risentono delle modifiche e del gusto estetico proprio delle successive fasi decorative, avviate nel XIX e XX secolo.
L'intervento proposto rappresenta uno dei lotti di un progetto di restauro complessivo dell'apparato decorativo della chiesa e si propone proprio l'obiettivo di riportare allo splendore originario la cappella dedicata al Santo Rosario, rimuovendo i segni del tempo e le decorazioni e le stuccature sopramesse.
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