Nel 1630, al termine di una delle epidemie che funestano il XVII secolo, la popolazione ceranese, riconoscente ai santi protettori Fermo e Rocco, decide di erigere un oratorio loro dedicato, fuori dalle mura cittadine, a ridosso della porta nord, in un'area bassa e umida, da poco risanata.

La celebrazione della prima messa risale al 20 agosto 1693. Un secolo dopo, nel pieno delle confische e alienazioni napoleoniche di beni ecclesiastici, l'oratorio viene acquistato per essere destinato a deposito.

Con la Restaurazione, però, la Confraternita di San Rocco riscatta il bene e, dal 1853, ne condivide la gestione con la Confraternita della Santissima Trinità, che, dal 1861, commissiona alcuni interventi strutturali e una grande tela che rappresenta la Santissima Trinità con san Fermo e san Rocco.

Ignota la data di costruzione del campanile, anche se risultano evidenti le caratteristiche settecentesche.

Ai giorni nostri, il compito di tutelare e valorizzare la chiesetta, un tempo spettante alle due Confraternite, è stato ereditato dal Comitato Ceranese di San Rocco, che si è fatto promotore di un progetto di restauro complessivo.

Iniziati nel 2015, gli interventi in programma sono proseguiti fino al 2020, quando, con il diffondersi della pandemia da SARS-CoV-2 e a causa della mancanza di risorse, si è dovuto sospenderli. In questi anni, è stato comunque possibile completare il restauro della facciata, la sistemazione della pavimentazione esterna, il consolidamento e restauro della torre campanaria, con la collocazione di una nuova campana, la manutenzione dell’area verde annessa all’edificio.

Categoria del progetto:

• Conserv./valorizz.dei beni architett.i e archeol.
• Tutela del patrimonio storico e artistico