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La chiesa del Santissimo nome di Gesù e il suo sagrato recintato sono incastonati in uno scorcio urbano che ha mantenuto molte delle caratteristiche della Cameri di un tempo, tra case di corte e l’unico tratto ancora scoperto dell’antica Roggia Zanetti, corso d’acqua risalente al XIII secolo, utilizzato per approvvigionamento idrico e come lavatoio.
Documentato fin dal 1594, ma modificato nel 1709, l'edificio presenta una struttura semplice, con aula unica e coro profondo, e interni completamente affrescati, che propongono, sulla volta, la Battaglia per il trionfo del Santissimo Nome di Gesù, sulle pareti della navata e del presbiterio i Misteri del Rosario, attribuibili alla bottega di Lorenzo Peracino, e nel coro, dominato dall'imponente tela con la Circoncisione, già pala dell'altare maggiore, affreschi realizzati dal pittore Antonio Re nel 1816.
Già sede di una Confraternita omonima, sodalizio cessato dal punto di vista ecclesiastico, ma ancora attivo, come gruppo di volontari dedito alla sua custodia e valorizzazione, la chiesa è molto amata e frequentata dalla comunità, oltre che luogo preferito per la celebrazione di matrimoni.
Dopo aver completato un primo lotto di interventi, che ha interessato solo il corpo dell'edificio, consentendo di affrontare e risolvere i problemi di umidità di risalita che l'affliggevano, con questo progetto la Parrocchia si propone di rivolgersi al sagrato che, sul filo strada della via A. Diaz, è chiuso da un muretto sovrastato da cancellata in ferro battuto e, sui lati nord e ovest, da muri ripartiti da campiture in sottoquadro nella muratura, dove era affrescata una Via Crucis, ora quasi completamente scomparsa.
Gli interventi proposti condurranno all'allestimento del cortiletto con lastre di beola e ciottoli di fiume, al restauro dei muri di confine e della cancellata in ferro battuto, a un nuovo impianto di illuminazione a led, con corpi illuminanti integrati nella pavimentazione.
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