Nell’anno 2020, le attività della struttura sono state stravolte dagli effetti del virus SARS-CoV-2.
A dispetto delle contromisure attivate per garantire la tutela degli ospiti, il virus è riuscito a raggiungerli, causando gravi ripercussioni e, in due casi, anche la morte. Agli effetti fisici della malattia si sono, poi, aggiunte le ripercussioni psicologiche, determinate da un contesto che rendeva necessaria la sospensione delle routine quotidiane e delle attività formative e comportava l’isolamento forzato.
Il progetto Super Abilità si è proposto l’obiettivo di reagire a queste limitazioni, organizzando e gestendo attività di formazione e assistenza a distanza (clown therapy, bricolage, pilates, estetica e acconciatura), anche grazie all’acquisto di specifici supporti informatici (tablet, lavagna didattica touchscreen, pc portatili, software dedicati).
In questo senso, è risultato prioritario organizzare sessioni di affiancamento finalizzate a migliorare la cultura digitale del personale impegnato nella gestione delle attività e dei beneficiari, che sono stati suddivisi in due gruppi:
- H1 – 15 ragazzi già in possesso di sufficiente autonomia nell’utilizzo degli strumenti informatici e con discrete capacità di apprendimento;
- H2 – 12 ragazzi condizionati da deficit fisico, anche grave, che ne limitava le capacità di apprendimento.
Contestualmente, si è ritenuto indispensabile, da un lato, allineare le aspettative e coordinare l’impegno degli educatori, che sono stati stimolati ad affinare la propria capacità di cogliere i feed-back di ciascun utente, anche in presenza di una relazione mediata dallo schermo, e, dall’altro, costruire un’alleanza con i caregiver a casa, cui si è offerto supporto psicologico e si è chiesto di collaborare nell’implementazione delle azioni progettuali, anche lasciando a ciascun utente la possibilità di sperimentare e sperimentarsi senza ansia da prestazione e timore di essere giudicati.
Per quanto possibile, si è cercato di osservare e valutare il benessere psicologico di tutti e tre i gruppi di persone coinvolti nel progetto. Nel complesso, i risultati raggiunti possono essere considerati più che soddisfacenti:
- i beneficiari, vinti i momenti di frustrazione iniziale, hanno potuto riattivare le relazioni con gli educatori e con i pari e, riuscendo a sviluppare nuove competenze, hanno aumentato la percezione positiva di sé;
- i caregiver, superando la riluttanza iniziale, hanno imparato a chiedere supporto anche in questo modo e si sono sentiti meno soli;
- gli educatori sono riusciti a ricreare il clima di gruppo, gestendo con attenzione l’esigenza dei singoli utenti, che, in un primo momento, tendevano a utilizzare il mezzo come canale di comunicazione individuale.
Categoria del progetto:
- A favore di disabili
- Assistenza sociale
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