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Nell'ultimo decennio la Neuroriabilitazione ha sperimentato un forte sviluppo tecnologico, con l'uso di supporti robotici, in particolare nel recupero dei pazienti con lesioni neurologiche e per la riabilitazione dell'arto superiore.
Si tratta di soluzioni che non si propongono di sostituire l'esercizio terapeutico, ma di integrarlo, consentendo di aumentare l'intensità e la ripetitività del trattamento e di proporre scenari di movimento realistici e motivanti, che riescano a potenziarne gli effetti in modo significativo.
L'uso di strumenti robotici, adeguato allo specifico livello di paralisi del paziente, può consentire di sfruttarne al massimo le capacità residue o di mobilizzarne passivamente l'arto. Contestualmente, strumenti di rilevazione sensoriale possono favorire una valutazione in tempo reale del recupero della mobilità e permettere di adeguare il progetto terapeutico.
Grazie al contributo della Fondazione e alle donazioni raccolte, è stato possibile rafforzare la dotazione della Struttura Complessa di Medicina Fisica e Riabilitativa dell'AOU Maggiore della Carità, introducendo tecnologie in grado di migliorare i percorsi terapeutici e riabilitativi proposti ai pazienti degenti o a quanti seguano terapie ambulatoriali o in Day Hospital.
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