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Le origini della Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta risalgono al V secolo D.C., quando, grazie a sovvenzioni imperiali, in un'area in cui erano già presenti testimonianze di insediamenti risalenti al II secolo, vengono edificate la Basilica Urbana, il Battistero e la Domus episcopalis.
Di quell'edificio paleocristiano, però, rimangono poche testimonianze, sopravvissute a un intervento complessivo di ricostruzione in stile romanico, completato intorno del 1132, alle nuove evoluzioni e cambiamenti, che si susseguono a partire dal XVI secolo, e all'intervento più significativo, avviato nel 1864, su progetto dell'architetto Alessandro Antonelli, che conduce, cinque anni più tardi, alla realizzazione dell'attuale edificio maestoso e imponente, che si sviluppa in verticale e culmina con un tetto a capanna, posto sopra la navata centrale.
Proprio per gestire al meglio le notevoli altezze e per esaltare il più possibile le componenti architettoniche interne all'edificio, trent'anni fa, si decide di impostare un progetto illuminotecnico fondato su sorgenti alogene. La necessità di valorizzare al meglio i recenti lavori di restauro delle volte e, al contempo, di sfruttare l'evoluzione tecnologica per abbattere gli elevati costi di gestione e per impostare scenari illuminotecnici diversi, a seconda della porzione di edificio che si intendesse porre in risalto o dell'evento che si volesse gestire, ha condotto, però, all'istallazione di un nuovo impianto di illuminazione fondato su luci al LED.
I sempre più numerosi visitatori del complesso (chiesa e quadriportico antonelliani e battistero paleocristiano) potranno, così, vivere un’esperienza più immersiva, che permetta loro di apprezzarne tutta la ricchezza architettonica e il valore delle decorazioni in esso custodite.
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