A Novara nasce il primo “condominio solidale”

Un “Condominio solidale”, voluto e realizzato dalla Diocesi di Novara.

Il condominio, intitolato a “Don Artibano”, è stato inaugurato a Novara sabato 14 settembre e si trova in via Massaia. La ristrutturazione e l’attivazione dei servizi sono possibili grazie ai fondi 8×1000 Carità della Chiesa Cattolica, della Caritas Italiana e della Fondazione Comunità Novarese Onlus, oltre alle piccole donazioni di privati.

La struttura è composta da dieci appartamenti, con un piano comunità dedicato all’accoglienza di donne con bambini; uno per gli uomini single; alloggi d’emergenza per famiglie in difficoltà e spazi comuni a disposizione di tutti gli ospiti (sala riunioni, sala conferenze, sala laboratori, area lavanderia condominiale, spazi gioco e laboratori all’aperto). Il condominio ospiterà non solo famiglie con problemi abitativi o lavorativi, ma anche spazi per giovani universitari o neolaureati per co-working o start-up tese alla sperimentazione di modalità innovative e di nuove forme di impresa sociale.

All’interno, insieme a Caritas, opereranno  l’Associazione Il Solco, che da oltre 30 anni lavora per dare risposte concrete ai bisogni di ospitalità temporanea alle persone che si trovano in stato di necessità, e il Centro di Consulenza Familiare Comoli.

A presentare l’iniziativa don Giorgio Borroni, direttore della Caritas novarese, nella cerimonia presieduta dal vescovo Franco Giulio Brambilla, cui hanno preso parte il Presidente FCN, Cesare Ponti, don Andrea La Regina, responsabile dei macro-progetti di Caritas Italiana, il prefetto Rita Piermatti, l’assessore alle politiche sociali del Comune Franco Caressa e numerosi operatori della carità nelle parrocchie cittadine.

«FCN – commenta il Presidente FCN Ponti – ha creduto immediatamente nell’utilità di questo progetto che nasce con l’intento di combattere le nuove forme di povertà, che si sono sviluppate negli ultimi anni. L’ottica è quella di accogliere, temporaneamente, singoli e nuclei familiari con l’intento di aiutarli a ripartire, a ricostruirsi, dopo un momento di difficoltà. Non una visione prettamente assistenzialistica bensì un luogo sicuro dove opereranno professionisti preposti alla costruzione di progetti educativi individualizzati, al fine di attivare percorsi di reinserimento e stimolare le persone ad una nuova indipendenza».

 

«Quella che inauguriamo oggi non è solo una grande opera di carità – dice il Vescovo Franco Giulio Brambilla -, ma anche una grande sfida. Un’unica struttura dove far convogliare tre fiumi della solidarietà: l’accoglienza alle donne e ai bambini, quella agli uomini in difficoltà, e quella dell’assistenza alle famiglie, con il consultorio. Si tratta di dare risposta ai bisogni della gente in difficoltà, ma anche di accompagnarli ad una nuova autonomia. E, se possibile, di intervenire prima – prevenendo i problemi -, in modo che non diventino insormontabili».

A chiudere, il Direttore della Caritas novarese, don Borroni:

«Sono due i principi ispiratori che in questi ultimi anni hanno portato la nostra diocesi a pensare e realizzare il “Condominio solidale” a Novara: l’ottimizzazione delle strutture di accoglienza e di servizio alla persona e l’adeguamento delle strutture stesse alle nuove povertà, più adeguate e consone ai bisogni emergenti sempre più impellenti. Questa struttura è stata volutamente ripensata secondo le caratteristiche della versatilità e della poliedricità: appartamenti per ospitare famiglie con problemi abitativi o lavorativi, forme di convivenza e di “housing sociale”, ospitalità di persone fragili o sole».