Il Museo vanta una collezione di beni storici di circa 5.000 pezzi: la sezione “Civiltà Contadina” racchiude l’esposizione di oggetti, attrezzi e macchine agricole e un torchio a trave pressante del XVII secolo; la sezione “Civiltà Vitivinicola” rappresenta l’incontro tra passato e presente mentre nella sala della “Cantina” vengono rappresentate le fasi di produzione del vino. L’area riservata ai “Mestieri” presenta molteplici attività attraverso oggetti e manufatti d’uso quotidiano, corredati da materiale fotografico e da una postazione touch.
Nel gennaio 2018, il Museo ha, però, dovuto chiudere l’accesso ad alcuni spazi espositivi, risultati non a norma. La contrazione del percorso a meno di 400 mq (dai 1.100 di partenza) ha comportato una riduzione del numero dei visitatori ma anche la necessità di ridisegnare l’iter, escludendo “La sala del Torchio”, “La Cantina”, gli ambienti dedicati alla Rappresentazione del Venerdì Santo, la collezione di giocattoli e la sezione dedicata ai fondatori. I visitatori, dai 2.450 rilevati nel 2017, sono scesi a 1.868 l’anno successivo.
Nel 2019, però, prima che le conseguenze della pandemia si abbattessero sul settore culturale, grazie alla progettazione di attività mirate e all’attivazione di collaborazioni con enti come la Delegazione FAI della Valsesia e il Museo Civico di Oleggio, era stato possibile invertire la tendenza e raggiungere il risultato significativo di 3.900 presenze.